di Francesco Salvione
Il “recupero dei grani antichi come nuova forma di sviluppo territoriale e nuovo approccio ad un’alimentazione più consapevole” era un tema che non poteva lasciarci indifferenti e… Attratti “anche” dalle pietanze previste nel menù legato al convegno-dibattito, organizzato dall’associazione #rinnovaMenti, abbiamo deciso di partecipare ad un momento di cultura gastronomica condivisa attraverso la convivialità, lo scambio ed il confronto tra i partecipanti.
Interazione, dunque, ed informazione per le decine di ospiti hanno sancito il successo di una iniziativa arricchita dagli interventi di Gianluca Rossi, Francesco Trotta, Armando Romito di Maestri del Sannio e Luigi Cutillo di Slow Food che hanno illustrato alla platea gli aspetti organolettici ed i potenziali agronomici e socioeconomici dei grani in questione.
I piatti… Succulenti, preparati con maestria e dedizione dal padrone di casa Dino Masella sono stati apprezzati per l’equilibrio dei sapori e la qualità delle materie prime utilizzate; le birre artigianali, fornite da I Maestri del Sannio, ci hanno stuzzicato il palato e stupito per la intensa percezione gusto-olfattiva che ha confermato degli abbinamenti perfetti con le portate a base di grani antichi.
Una due giorni (il 23 c’è stato un laboratorio di cucina per i bambini organizzato in collaborazione con la foodblogger Mary di Fiamme & Fornelli) ricca di gusto, di didattica e di approccio con i prodotti della natura che hanno nutrito le generazioni precedenti e che dovranno essere necessariamente riproposti a quelle successive nell’ottica di un recupero dei valori etici connessi alla valorizzazione delle colture autoctone ma anche di un aspetto salutare in quanto i grani antichi, a differenza delle tipologie moderne, hanno una percentuale di glutine inferiore e sono naturalmente molto meno raffinati.