di Francesco Salvione e Rosanna Gaddi
Caserta _ 17/11/2017. Un nuovo appuntamento enogastronomico all’Enoteca Provinciale Vigna Felix, magistralmente organizzato e coordinato dal dr. Tommaso De Simone, presidente della Camera di Commercio di Caserta, che sa ancora una volta programmare il giusto connubio tra cultura, gastronomia e musica che si fondono in una simmetria emozionale dal tema unico: il Territorio.
Si parte col duo “Boutique Chantante” che si presenta con chitarra e diamonica …e con fantastiche melodiose voci che si fondono, infondono armonia ritrovata, gioia e leggerezza. Con canzoni riarrangiate e mash up di musica popolare napoletana e del Cafè`Chantante di fine ‘800, musica pop contemporanea, tradizione rock, reggae, elletro/pop italiana e internazionale dagli anni ’70 a oggi, Ilaria Cecere ed Emma Rollin accompagnano la degustazione di vini e cibo, preparato abilmente dallo chef stellato Renato Martino durante il suo appassionante show cooking che stimola curiosità ed alimenta sinergie tra i presenti.
Il percorso musicale prevede l’ esecuzione di Maruzzella in una particolare versione trascinante e tragica, ipnotica… ipnotica come l’ effetto del vino e del cibo. Due voci, due consonanti che ci invitano a ricordare, in chiave moderna, sonorità nostrane.. Belle, con i cerchietti floreali, solari, brave, intense, penetranti.. ricordano le muse di Dioniso.
Le “Boutique Chantante” incantano, come incanta lo chef Renato Martino che valorizza il territorio in ogni suo piatto, lo mette a nudo, lo reinventa…cullando i palati in nuove versioni. Gli accostamenti originali, l’equilibrio, la rivisitazione della tradizione si materializzano in prelibatezze che dalla “costruzione” alla degustazione instillano emozioni continue.
L’ insalata di maiale nero casertano con mela annurca e confettura di pappacelle, la terrina tiepida di agnello con mousse di pecorino alla menta, la tartare di bufalo con pistacchi e colatura di alici…e ancora, il risotto altocasertano, con cipolla di Alife, caciocavallo del Matese e zafferano di terra di lavoro, i tubetti con salsa di broccoli e nduja di maiale nero casertano, il filetto di vitellone dell’Appennino in oliocottura con ristretto al Casavecchia…
Ogni piatto trova l’abbinamento ideale nei grandi vini dell’alto casertano: il Pallagrello, il Casavecchia, il Falerno del Massico.
E infine i dolci…la spuma di cioccolato e nocillo, la creme brulèe agli agrumi con caramello alle marasche, accoppiati ad un sontuoso passito di Pallagrello.
Una serata indimenticabile che può essere sintetizzata in un pensiero di K. Gibran: “Sensazioni e stati d’animo si mescolano a sapori e profumi… Non solo cibo ma anche vino… il buon vino e’ protagonista …il buon vino e’ cultura e piacere…